Visioni
Un regista, due donne, i fantasmi dell’amore
Al cinema «I fantasmi di Ismael» è il nuovo film di Arnaud Desplechin, tra autofinzione, ironia e passioni cinefile è un gioco di specchi sull’arte del racconto
Mathieu Amalric e Marion Cotillard
Al cinema «I fantasmi di Ismael» è il nuovo film di Arnaud Desplechin, tra autofinzione, ironia e passioni cinefile è un gioco di specchi sull’arte del racconto
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 aprile 2018
C’è un regista, l’Ismael (Mathieu Amalric) del titolo, che sta preparando un film sul fratello Ivan (Louis Garrel) diplomatico circondato da spie. C’è una donna, Sylvie (Charlotte Gaisnbourg), la compagna del regista, che lo ama e lo sostiene – «Voglio farti cadere la maschera, voglio rivelare il principe che è in te» gli sussurra prima di fare l’amore. E c’è un’altra donna, Carlotta (Marion Cotillard) che è la moglie del regista svanita vent’anni prima lasciando in un lutto senza fine, e senzauna tomba su cui piangere, marito e padre, un anziano regista ebreo molto ammirato (Làszlo Szabò) che Ismael considera...