Rubriche
Un ricostituente «Nì»
In una parola Dopo il referendum inglese, incautamente avvallato dal premier conservatore, mi viene voglia di rielencare tutti i dubbi che nutro per queste forme di democrazia diretta, con la loro retorica sui «popoli che scelgono il proprio destino»
Referendum – Ansa
In una parola Dopo il referendum inglese, incautamente avvallato dal premier conservatore, mi viene voglia di rielencare tutti i dubbi che nutro per queste forme di democrazia diretta, con la loro retorica sui «popoli che scelgono il proprio destino»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 28 giugno 2016
Dopo il referendum inglese, incautamente avvallato dal premier conservatore, mi viene voglia di rielencare tutti i dubbi che nutro per queste forme di democrazia diretta, con la loro retorica sui «popoli che scelgono il proprio destino». Certamente gli entusiasmi per la «volontà generale» di rousseuaiana memoria, più o meno veicolata dalle moderne «piattaforme» digitali, si affermano quando la democrazia rappresentativa fornisce le pessime prove che abbiamo sotto gli occhi. Tuttavia bisognerebbe sapere che certi rimedi sono peggiori del male. Ieri lo diceva uno uomo non certo sospettabile di riserve sul ricorso ai referendum come Stefano Rodotà. Intervistato dalla Stampa criticava...