Cultura
Un romanzo che va oltre il conflitto
Intervista Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, il cui ultimo romanzo «Soli e perduti» è uscito per Neri Pozza, racconta la sua letteratura impegnata ad abbattere gli stereotipi di «due popoli due nemici»
Eshkol Nevo
Intervista Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, il cui ultimo romanzo «Soli e perduti» è uscito per Neri Pozza, racconta la sua letteratura impegnata ad abbattere gli stereotipi di «due popoli due nemici»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 20 ottobre 2015
«Una minoranza fanatica, violenta, oscurantista e razzista sta gradualmente appropriandosi delle politiche dello Stato di Israele. Quella minoranza lo sta trascinando in un abisso morale». Fin qui il nostro silenzio ha permesso che le cose andassero così: «abbiamo permesso che ci fosse il fascismo. Pensare che non era questo l’ideale (…) Non era per questo che lo Stato ebraico è stato fondato. Non per bruciare i bambini nel sonno». Ora è venuto il momento di reagire, «prima di abituarci a questo orrore. Prima che sia rimpiazzato da un altro orrore». All’indomani della tragedia che ha fatto da detonatore per la...