Visioni
Un romanzo di formazione fra rabbia e tenerezza
Sundance 2019 In concorso «Honey Boy» di Alma Har’el, basato sulla sceneggiatura autobiografica di Shia LaBeouf
Sundance 2019 In concorso «Honey Boy» di Alma Har’el, basato sulla sceneggiatura autobiografica di Shia LaBeouf
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
Giulia D'Agnolo VallanPARK CITY
Già sulla carta, la parola d’ordine di Sundance 2019 era «diversity». L’attenzione al cinema black, latino, native American, delle donne, Lgbt… è da sempre nel Dna festival di Redford, una delle sue ragioni di essere. Quest’anno, però, il nuovo direttore della programmazione, Kim Youtani, (promossa dal team dei selezionatori, dopo la fuoriuscita di Trevor Groth) ha ulteriormente spinto le scelte in quella direzione. Con risultati misti, specialmente nel concorso fiction. Deludente, per esempio, l’anticipatissimo debutto al lungometraggio dell’artista afroamericano Rashid Johnson, un adattamento in chiave contemporanea del classico di Richard Wright, Native Son, su sceneggiatura della drammaturga premio Pulitzer Suzan-Lori...