Elena Bellantoni, «Corpo morto», 2020, courtesy of the artist
Cultura

Un salvagente chiamato mare

Elena Bellantoni, «Corpo morto», 2020, courtesy of the artist

Intervista L'artista e performer Elena Bellantoni parla del suo lavoro, in mostra presso Cubo a Bologna. Nella personale sfilano gli ultimi dieci anni della sua produzione. «La grande Torretta di legno, protagonista del video 'Ho annegato il mare', rappresenta per me una chiave per decifrare Palermo, per entrarci e capirla. Ho attraversato luoghi in cui, un tempo, il grano e gli alberi d’arancio crescevano forti e orgogliosi al sole. Quella natura ora è scomparsa, al suo posto c’è il cemento»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 agosto 2022
«Da bambina trascorrevo l’estate nel capanno sul mare dei miei nonni materni in Calabria. Anni di libertà, di scoperte, in cui mi misuravo con il mondo e la natura. Il mare per me è sperimentazione, gioco, rispetto, ma anche attraversamento, orizzonte. Tutti elementi che sono confluiti nella mia poetica. È una fonte d’ispirazione non solo lirica, ma politica, nell’accezione che è emersa fin qui nel mio operare. Abbraccia tutti senza distinzione di sorta, ci racconta del mare nostrum, il Mediterraneo». Definisce così la sua fascinazione per questo protagonista cangiante e denso di immaginari incrociati l’artista e performer Elena Bellantoni (Vibo...

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