Cultura
Un simbolo dell’opposizione al sistema antidemocratico di Viktor Orbán
L'impegno civile Con la scomparsa di Ágnes Heller viene meno una delle interpreti più autorevoli della critica all'«orbanismo». Al «manifesto» aveva confidato di vedere nell'uomo forte di Budapest un interprete moderno del «bonapartismo»
La filosofa Ágnes Heller
L'impegno civile Con la scomparsa di Ágnes Heller viene meno una delle interpreti più autorevoli della critica all'«orbanismo». Al «manifesto» aveva confidato di vedere nell'uomo forte di Budapest un interprete moderno del «bonapartismo»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 luglio 2019
Con la scomparsa di Ágnes Heller viene meno una delle interpreti più autorevoli della critica al sistema di Viktor Orbán. Brio e vivacità intellettuale hanno fatto di lei un punto di riferimento negli ambienti attivi, in Ungheria, nella difficile opera di resistenza all’involuzione antidemocratica che il paese sta conoscendo dal 2010. Sempre disponibile e pronta a fornire la sua analisi dei mali che oggi affliggono non solo lo Stato danubiano ma l’intera Europa, la Heller ci lascia un cospicuo patrimonio in termini di produzione intellettuale. Un’eredità di testimonianze scritte e orali rilasciate, queste ultime, nelle numerose lezioni accademiche e conferenze...