Cultura

Un viaggio di rotture epocali tra il vecchio e il nuovo secolo

Un viaggio di rotture epocali tra il vecchio e il nuovo secoloVasilij Kandinskij, «Giallo, rosso, blu» (dettaglio, 1925)

Scaffale «L’alba del Novecento. Alle radici della nostra cultura», di Fabio Fabbri, pubblicato da Laterza

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 13 dicembre 2022
Il Novecento è stato davvero l’«età degli estremi» come lo ha definito Hobsbawm. Orrore, emancipazione utopica, emancipazione reale, rivoluzioni e controrivoluzioni, rivoluzioni del pensiero e regressioni profonde, si sono mescolate in un insieme di relazioni dove gli aspetti estremi di tale età non sono facilmente separabili. UN RECENTE LIBRO di Fabio Fabbri (L’alba del Novecento. Alle radici della nostra cultura, Laterza, pp. 320, euro 24) ci fa riflettere sul fatto che il panorama delle contraddizioni, orrori compresi se alziamo lo guardo verso l’Europa considerata periferica e, soprattutto, fuori dall’Europa, era già presente nell’«apparente spensieratezza della Belle époque». Quello di Fabbri...

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