Cultura

Un viaggio nel tempo e nello spazio tra cinema e memoria resistente

Un viaggio nel tempo e nello spazio tra cinema e memoria resistenteIngrid Thulin, interprete del film di Giuliano Montaldo

Scaffale «Una svedese in guerra» di Massimo Recchioni, per Solfanelli. Un'indagine intorno a «L’Agnese va a morire». L'autore sale in macchina con il regista Giuliano Montaldo e la moglie di questi, Vera Pescarolo, e parte alla volta dei luoghi del film. Durante il tragitto gli occupanti dell’autovettura parlano dell’epopea del Neorealismo e della sua capacità di rinnovare il cinema rappresentando passioni e aspettative sociali dell’Italia uscita dalla guerra

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 27 agosto 2021
Una svedese in guerra (Solfanelli, pp. 192, euro 18) è la storia di un viaggio che ripercorre le tappe della realizzazione del film di Giuliano Montaldo L’Agnese va a morire. Tratto dal romanzo autobiografico della partigiana Renata Viganò, il film del 1976 è il primo lavoro cinematografico sulla Resistenza con una donna nel ruolo della protagonista. QUESTO VIAGGIO può essere descritto come un percorso nello spazio, da Roma alla Romagna, e nel tempo. Tempo che ci riporta a quarantacinque anni fa, ai giorni della lavorazione del film e relativi ricordi di chi ha preso parte a quell’esperienza: Montaldo, i suoi...

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