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Un voto che non salva l’Unione

Un voto che non salva l’UnioneLa neo-presidente con Juncker – Afp

Europarlamento Un’elezione non certo trionfale, quella di Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea. Si sapeva che sotto i 400 voti sarebbe stato un esito debole. Juncker era stato […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019
Un’elezione non certo trionfale, quella di Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea. Si sapeva che sotto i 400 voti sarebbe stato un esito debole. Juncker era stato eletto con 422. Lo scarto è stato davvero esiguo. Segno, anche questo, dell’indebolimento e dell’erosione delle istituzioni europee persino nella loro plancia di comando, ad onta del mantenimento pervicace delle scelte rigoriste e dell’autoritarismo che le pervade che condannano la Ue ad essere vittima più che della crisi delle sue stesse politiche. I sovranisti non hanno sfondato il 26 maggio, ma il vecchio mainstream ha perso smalto. Il programma riassunto...

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