Alias Domenica
Una attrazione espressa con parole di acqua e fango
Classici giapponesi «La danzatrice di Izu», racconto del 1926, in una nuova traduzione affiancata da due conferenze sulla bellezza, tenute nel 1969 alla University of Hawaii, perfetta sintesi della poetica di Kawabata Yasunari: da Adelphi
Yasuo Kuniyoshi, Nudo, 1929
Classici giapponesi «La danzatrice di Izu», racconto del 1926, in una nuova traduzione affiancata da due conferenze sulla bellezza, tenute nel 1969 alla University of Hawaii, perfetta sintesi della poetica di Kawabata Yasunari: da Adelphi
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 28 gennaio 2018
La periodica necessità di ritradurre alcune opere – specie quelle che lo stesso processo di trasposizione interlinguistica ha contribuito a includere nel canone della letteratura mondiale – è stata interpretata dalla critica come una vera e propria cartina di tornasole del rapporto tra l’originale e le sue riscritture. In questa dinamica, il testo originale viene considerato il depositario, al contempo paradossalmente storico e atemporale, di un’immutabile intenzione di significato (l’intentio operis di cui parlava Umberto Eco) che la traduzione tenta di riattualizzare, procedendo per tentativi ed errori verso la «verità» del testo. Le ritraduzioni sarebbero dunque indispensabili, dal momento che...