Italia
Una battaglia non solo cittadina, «indignatevi»
Referendum sulla scuola privata Il 26 maggio i cittadini sono chiamati a esprimersi sui quesiti proposti dal comitato Articolo 33 in difesa di un diritto costituzionale. Che parla di una scuola privata «senza oneri per lo stato».Rodotà aderisce: «Un punto non negoziabile»
Il presidente della Cei Angelo Bagnasco – Reuters
Referendum sulla scuola privata Il 26 maggio i cittadini sono chiamati a esprimersi sui quesiti proposti dal comitato Articolo 33 in difesa di un diritto costituzionale. Che parla di una scuola privata «senza oneri per lo stato».Rodotà aderisce: «Un punto non negoziabile»
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 4 maggio 2013
Il referendum consultivo sul finanziamento comunale alle scuole paritarie private che si terrà a Bologna domenica 26 maggio dalle 8 alle 22 è una battaglia politica di prima grandezza tra la visione solidaristica della scuola pubblica e quella individualista, ispirata alla sussidiarietà neoliberale, sostenuta dalla Chiesa Cattolica e dai privati. Lo hanno compreso i 400 cittadini che hanno aderito al comitato «articolo 33», promotore del referendum, in rappresentanza di quindici tra sindacati (Flc-Cgil, Fiom, Cobas, Usb e Cub) e associazioni come l’assemblea dei genitori e degli insegnanti della provincia di Bologna o il comitato dei genitori esclusi. Presidente onorario è...