Alias Domenica
Una biografia… anzi quattro, ma in chiave controfattuale
Scrittori americani Frasi lunghe intere pagine, digressioni rigogliose, meditazioni profonde accanto a pensieri triviali, bozzetti di vita urbana, meticolose ricostruzioni storiche anni sessanta, picchi di eleganza alternati a un soliloquio edonistico: «4321», da Einaudi
Gregory Crewdson, Merchant's Row, 2003
Scrittori americani Frasi lunghe intere pagine, digressioni rigogliose, meditazioni profonde accanto a pensieri triviali, bozzetti di vita urbana, meticolose ricostruzioni storiche anni sessanta, picchi di eleganza alternati a un soliloquio edonistico: «4321», da Einaudi
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 14 gennaio 2018
Quello di Auster è il caso, nemmeno troppo singolare, di uno scrittore americano apprezzato molto di più in Europa (soprattutto in Francia, dove ha trascorso quattro anni in gioventù) che negli Stati Uniti. Forse perché, pur traendo ispirazione da «classici» americani come Poe e Hawthorne, la sua narrativa è stata spesso accostata al simbolismo francese e all’esistenzialismo. Non è un caso che i premi più importanti gli siano stati attribuiti in Europa: dal Prix France Culture de Littérature Étrangère nel 1989 al Premio Príncipe de Asturias nel 2006. Negli anni Ottanta Auster ha saputo conciliare la sperimentazione postmoderna con il...