ExtraTerrestre
Una bistecca al sangue, ma artificiale
Il fatto della settimana Negli Usa la chiamano «carne pulita» ed è la nuova frontiera della bioingegneria. Ma per il primo hamburger sintetico è costato 300 mila euro
Il fatto della settimana Negli Usa la chiamano «carne pulita» ed è la nuova frontiera della bioingegneria. Ma per il primo hamburger sintetico è costato 300 mila euro
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 giugno 2018
Si chiama carne in vitro oppure carne artificiale o anche carne coltivata, ma negli Stati Uniti la chiamano «carne pulita», per renderla più digeribile. Siamo nel campo dell’ingegneria tissutale, la branca della bioingegneria che studia la capacità dei tessuti di rigenerarsi, con applicazioni in campo medico ma anche alimentare perché grazie a questa tecnologia, partendo da cellule staminali prelevate con biopsia da un animale vivo e facendole riprodurre in laboratorio, è possibile creare qualcosa di simile alla carne, senza allevamenti né macelli. Un visionario e amante degli animali come Winston Churchill già negli anni Trenta preconizzava un futuro nel quale...