Cultura
Una cicala e l’anima profonda di Belgrado
SCAFFALE A proposito del memoir di Marina Lalovic, edito da Bottega Errante
Marina Lalovic
SCAFFALE A proposito del memoir di Marina Lalovic, edito da Bottega Errante
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 30 ottobre 2021
C’era una volta e c’è ancora Toza Vlajkovic, voce eroica e raffinata di Cubura, quartiere bohémien nel cuore di Belgrado. Pare di averla davanti agli occhi la cicala di Belgrado, orbo da un occhio dall’età di dieci anni: mentre giocava con delle granate lasciate dai nazisti, una era esplosa. Pare di ascoltarli i suoi racconti che sono quelli di un quartiere, una città, un Paese intero, passato dalla lotta per la liberazione contro i nazisti all’omologazione neoliberista che come un rullo compressore schiaccia diritti, culture, diversità. «Non è un posto per vivere, ma per mentire», racconta Vlajkovic, che si aggrappa...