Cultura
Una cicatrice sul mondo da cui passano anche i destini di tutti noi
L'indagine «Il grande gioco del Sahel» di Marco Aime e Andrea de Georgio, per Bollati Boringhieri. 12 Stati e milioni di km quadrati: una striscia che va dall’Atlantico all’Oceano Indiano. Una popolazione tenuta in scacco da eserciti, milizie etniche, jihadisti e narcomafie
L'indagine «Il grande gioco del Sahel» di Marco Aime e Andrea de Georgio, per Bollati Boringhieri. 12 Stati e milioni di km quadrati: una striscia che va dall’Atlantico all’Oceano Indiano. Una popolazione tenuta in scacco da eserciti, milizie etniche, jihadisti e narcomafie
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 22 ottobre 2021
Lo si legge sui giornali, lo si sente citato in televisione, è presente sul web ma molti non sanno cosa sia. Eppure è una gigantesca striscia geografica e antropica, nella quale si giocano una parte rilevante dei destini del mondo. Si tratta del Sahel, dall’arabo sahil, che indica non solo linguisticamente ma soprattutto sul piano del concetto quello che è il «confine», la «sponda», il limite tra il gigantesco, mitografico, irresistibile e insopportabile deserto del Sahara, ossia la sabbia immensa e tediosa, ed il resto del Continente «nero» (per usare la semantica antropologica di antico stampo), la terra verde o...