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Una coalizione sociale a partire dal mutualismo
A sinistra Non si parla di un semplice coordinamento associativo, o di sommare rappresentanti e portavoce, ma di esperienze reali di mutualismo e cooperazione, casse di resistenza operaie e spazi sociali, coworking e gruppi di acquisto, dai servizi autogestiti degli studenti alle esperienze di welfare dal basso
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A sinistra Non si parla di un semplice coordinamento associativo, o di sommare rappresentanti e portavoce, ma di esperienze reali di mutualismo e cooperazione, casse di resistenza operaie e spazi sociali, coworking e gruppi di acquisto, dai servizi autogestiti degli studenti alle esperienze di welfare dal basso
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 marzo 2015
Il dibattito di queste settimane sulla proposta della FIOM di una coalizione sociale che si ponga l’obiettivo di opporsi alle politiche di austerity imposte a livello europeo e realizzate in Italia dal governo Renzi e di proporre un’alternativa basata sulla cittadinanza, il lavoro, il welfare e i beni comuni può essere utile, se resistiamo alla tentazione di ricadere nel teatrino dei posizionamenti e delle rendite, e sfruttiamo l’occasione, invece, per ricostruire su basi nuove la ragione sociale dei soggetti collettivi. Il tema della coalizione sociale, infatti, è centrale, e non da oggi, per qualsiasi progetto di cambiamento della società in...