Internazionale
Una comunista espugna Najaf: Suhad è il volto del nuovo Iraq
Iraq Gli iracheni hanno scelto le idee, accantonando l'identità. E nella città santa dello sciismo è stata eletta una femminista. A dieci giorni dalle elezioni e con un parlamento di nomi nuovi, si va verso un governo di «larghe intese»: al-Sadr guida le consultazioni, il premier al-Abadi dice sì
Una manifestazione del Partito Comunista a Najaf
Iraq Gli iracheni hanno scelto le idee, accantonando l'identità. E nella città santa dello sciismo è stata eletta una femminista. A dieci giorni dalle elezioni e con un parlamento di nomi nuovi, si va verso un governo di «larghe intese»: al-Sadr guida le consultazioni, il premier al-Abadi dice sì
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 maggio 2018
Si chiama Suhad al-Khateeb, è un’insegnante e un’attivista per i diritti delle donne e dei poveri, è comunista e vive a Najaf. Più di al-Sadr è lei lo specchio dei risultati delle parlamentari irachene del 12 maggio. Da donna, femminista e comunista, ha vinto un seggio in una città insospettabile, la città santa dello sciismo, cuore della teologia e del potere politico sciiti, sede della Moschea di Ali, quarto califfo e capostipite della corrente. Suhad si è candidata con il Partito Comunista nella coalizione Sairun, guidata dal leader religioso sciita Moqtada al-Sadr. Era già conosciuta: da anni gira per Najaf,...