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Una cordiale profanazione

Una cordiale profanazioneIl gruppo 63 con Ungaretti al centro, Elio Pagliarani, Furio Colombo, Antonio Porta, Fausto Curi, Carla Vasio, Nanni Balestrini, Enrico Filippini, Inge Feltrinelli

Ritratti Ricordi e annotazioni dal Gruppo 63: per apprezzare le cose che gli piacevano, Enrico Filippini aveva bisogno di profanarle, ma in modo allegro, giocoso, cordiale, benevolo

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 23 maggio 2015
Ho letto con molto piacere e non senza emozione l’articolo, apparso su Alias di sabato 9 maggio, che Alessandra Vanzi ha dedicato a Enrico Filippini. A quell’articolo vorrei aggiungere qualche notizia. Sono stato compagno di Filippini nel Gruppo 63. Non posso dire che fra noi ci fosse una vera e propria amicizia, ma una reciproca simpatia mi pare esistesse. Io ammiravo la sua intelligenza, tanto fulminea quanto lucida, la sua straripante e rumorosa vitalità, la sua ironia allegra e pungente, che non risparmiava nessuno. Sapevo che Enzo Paci, di cui egli era stato allievo, di quella intelligenza si era innamorato...

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