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Una crepa nel dogma dei trattati
Lo stato dell’Unione Nel discorso, apprezzabile e non scontato, della presidente della Commissione Ursula von der Leyen si fa un importante passo in avanti, tutt’altro che irrilevante, con la promessa di cancellare gli accordi di Dublino
Lo stato dell’Unione Nel discorso, apprezzabile e non scontato, della presidente della Commissione Ursula von der Leyen si fa un importante passo in avanti, tutt’altro che irrilevante, con la promessa di cancellare gli accordi di Dublino
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 17 settembre 2020
I discorsi sullo stato dell’Unione, di qualsiasi Unione, sono solitamente improntati alla difficoltà delle sfide che si intendono affrontare e all’ottimistica valutazione della certezza di venirne a capo. Non fa eccezione a queste caratteristiche il discorso, pur apprezzabile e non scontato, tenuto ieri di fronte al Parlamento europeo dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Più decisa e politica che in passato l’enfasi posta sulla dimensione comune, complice la natura intrinsecamente “sconfinata” dei grandi temi posti in agenda, in primo luogo quello della salute del pianeta e dei suoi abitanti. Il nuovo contesto creato dall’esplosione della pandemia e la...