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Una dimensione del tempo lontana, senza limiti

Una dimensione del tempo lontana, senza limitiscena da "Komitas"

Intervista Il grande regista armeno Don Askarian e il genocidio attraverso i suoi film

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 1 agosto 2015
«Il tabacco con cui è fatta anche la Camel che mi sto accendendo ora, mentre rifletto, è cresciuto dal cranio di mio nonno caduto a Erzurum». Era iniziata così, nel settembre 1988, la nostra conversazione con Don Askarian, regista di origini armene che dal 1978 si era dovuto rifugiare a Berlino Ovest in qualità di «senza patria» – parole sue, che era presente al Lido di Venezia per il suo film Komitas dedicato all’omonimo monaco e geniale compositore armeno, programmato nell’allora sezione Orizzonti. Ripensandoci oggi sembra lontano eppur vicino essendo stato celebrato il 24 aprile 2015, il centenario di quello...

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