Cultura
Una discesa agli inferi
Interviste Lo scrittore di Bordeaux Hervé Le Corre, il cui ultimo romanzo «Dopo la guerra» è uscito in Italia per e/o, parla delle contraddizioni del suo paese. «Le diverse fasi della storia francese sono state dominate dal bisogno di trovare un capro espiatorio al proprio malessere. Prima gli ebrei, poi, con lo spartiacque dell’Olocausto, gli arabi»
Hervé Le Corre
Interviste Lo scrittore di Bordeaux Hervé Le Corre, il cui ultimo romanzo «Dopo la guerra» è uscito in Italia per e/o, parla delle contraddizioni del suo paese. «Le diverse fasi della storia francese sono state dominate dal bisogno di trovare un capro espiatorio al proprio malessere. Prima gli ebrei, poi, con lo spartiacque dell’Olocausto, gli arabi»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 16 settembre 2015
«Delle persone si fa quel che si vuole. Basta che abbiano fame o paura e che si fornisca uno sbocco al loro odio, perché odiare dà loro l’illusione di esistere. Ieri gli ebrei. Oggi gli arabi. L’Algeria sta rimodellando il popolo francese intorno a un nemico comune circoscritto da un vocabolario assassino: levantino, mammalucco, bicot, crouille, raton…». Bordeaux, fine anni Cinquanta, le ferite della Seconda guerra mondiale non si sono ancora chiuse mentre già l’ultimo capitolo della storia coloniale francese fa scorrere di nuovo il sangue in terra algerina. Un pugno di personaggi inseguiti dal proprio destino, le cui sorti...