Cultura

Una «donna assoluta», nel segno di persuasione e radicalità

Una «donna assoluta», nel segno di persuasione e radicalità

Biografie A dieci anni dalla sua scomparsa, il libro «Semplicemente una che vive. Vita e opere di Adriana Zarri» di Mariangela Maraviglia, per Il Mulino. Nel 1980 Rossanda le propose di scrivere per «il manifesto»: per decenni parlò di Chiesa, politica e società con libertà e spirito critico

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 18 novembre 2020
Un’eremita alla ricerca di Dio immersa nel mondo e nella storia. In questo apparente ossimoro c’è la vita di Adriana Zarri, monaca laica, teologa, scrittrice di densa profondità e acuta forza polemica, protagonista del rinnovamento conciliare e post conciliare della Chiesa cattolica e delle battaglie per i diritti civili perché, diceva, «non si tratta di relativizzare la propria fede, ma deve essere relativizzata la nostra presunzione di imporla agli altri». Per quarant’anni collaboratrice del manifesto, grazie a Rossana Rossanda, con cui nacque un’amicizia lunga una vita. Nel dicembre 1980 le propose di cominciare a scrivere per il giornale che intendeva...

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