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Una donna medusa fluttua nel limite interdetto del mare

Una donna medusa fluttua nel limite interdetto del mare

Intervista Il regista algerino Damien Ounouri autore di "Kindil" presentato in anteprima italiana al MedFilm di Roma, gran premio della Giuria

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 19 novembre 2016
Una donna-medusa. «Kindil El Bahr, in arabo classico, corrisponde letteralmente a «lanterna di mare», ossia medusa», ci racconta Damien Ounouri, regista algerino classe 1982. Sua prima opera di finzione, Kindil (tra i lavori precedenti, Xiao Jia rentre à la maison, documentario-ritratto su Jia Zhang-Ke che gli ha poi prodotto il successivo Fidaï), presentata quest’anno alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e in anteprima italiana all’ultima edizione del MedFilm Festival di Roma (4-12 novembre) dove ha vinto il Premio speciale della giuria. In quaranta minuti di film, la gita al mare di una giovane donna, Nfissa (Adila Bendimerad), accompagnata dai due...

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