Cultura

Una fanciullezza a colori

Una fanciullezza a coloriHenri Rousseau, «Nozze in campagna», 1904/05

Mostre Focus su Henri Rousseau, detto il Doganiere. Un'intervista con la curatrice della mostra di Palazzo Ducale a Venezia, visitabile dal 6 marzo al 5 luglio prossimo. «La nostra sfida è far comprendere la terza via della pittura praticata da questo artista eccentrico»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 marzo 2015
Di Henri Rousseau, detto il Doganiere a causa del suo lavoro (in realtà era impiegato al dazio), conserviamo fin dai tempi della scuola un’immagine stereotipata: personaggio bizzarrissimo, con un mestiere kafkiano, autodidatta, cresciuto artisticamente in solitudine, avvolto da foreste lussureggianti che forse gli apparivano in sogno. Nonostante le sue esotiche giungle, infatti, come Salgari non si mosse granché dal suo paese natale. E fu costretto a inventare la leggenda di un viaggio in Messico per giustificare quelle visioni allucinate. Ma il vero Rousseau è tutt’altro: outsider a metà, uomo dalla mente versatile, amante della musica e del teatro, oltre che...

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