Cultura

Una felpa e una visiera per dare libero corso alla rabbia

Una felpa e una visiera per dare libero corso alla rabbia – Reuters

Metropoli «A viso coperto», le storie di strada di Riccardo Gazzaniga per Einaudi. Ultras da una parte, poliziotti dall’altra. Due universi in rotta di collisione con molti punti in comune, come la logica da tribù e una mentalità machista, che colpiscono come un manganello alla bocca dello stomaco

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 17 maggio 2013
«Scrivete solo di quello che conoscete», suggeriva Hemingway. Il consiglio, si sa, non va preso troppo alla lettera. Però quando funziona, funziona davvero. Riccardo Gazzaniga, 36 anni, vincitore del Calvino con questo primo romanzo (A viso coperto, Stile libero Einaudi, pp. 532, euro 19) conosce gli ultrà per esserseli trovati di fronte in mezzo al fumo dei lacrimogeni nelle vie di Genova e i celerini perché stava e sta da quella parte della barricata, di stanza nella caserma più tristemente famosa d’Italia, Bolzaneto. Su di loro, sui ragazzi che al momento di menare si coprono la faccia con sciarpe e...

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