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Una fertile stagione che chiamò a ruolo la socialdemocrazia

Una fertile stagione che chiamò a ruolo la socialdemocrazia

Su Gorbaciov La comparazione fra l’oggi e l’epoca di Gorbaciov ci dice insomma che la natura delle culture politiche nazionali (o sovranazionali) può produrre interazioni virtuose o viziose. Infatti, la Ostpolitik di Brandt promuoveva iniziative, concetti e reti orientate a produrre un’interdipendenza non solo economicista, e a creare fiducia in molti campi

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 3 settembre 2022
L’età di Gorbaciov fu quella di una fecondazione fra culture politiche sparse per l’Europa e capaci di circoli virtuosi. Willy Brandt, prima con la Ostpolitik varata al tempio della sua cancelleria, poi con la sua presidenza dell’Internazionale Socialista (1976) creò reti e seminò ovunque concetti capaci di fruttificare. Ad esempio esiste una gran differenza fra la Ostpolitik di Merkel e quella di Brandt: la prima è pressoché esclusivamente interdipendenza economica. Fiducia nella sua capacità di bilanciare le insidie d’una sicurezza Nato a lungo unilateralmente perseguita, cioè di diluire il veleno della sfiducia e poi dell’aggressività russa. La comparazione fra l’oggi...

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