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Una generazione che non s’arrende al «me ne frego»

Una generazione che non s’arrende al «me ne frego»Un’opera di Ekaterina Panikanova

Maschere della crisi Hanno chiuso le sezioni, i cinema, i teatri, le associazioni. Hanno aperto banche e bingo. Il Ciceruacchio del film «In nome del popolo italiano» affronta la morte rivendicando il diritto di impicciarsi. Perché tutto ci riguarda anche le cause perse

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 marzo 2019
La mia generazione è quella che è stata politicamente – e anche letteralmente – massacrata a Genova 2001; poi è stata politicamente – e anche letteralmente – massacrata nelle battaglie sulla scuola e l’università pubblica. E poi è stata politicamente e anche letteralmente massacrata dalle riforme sul lavoro e dalla crisi. Repressione e depressione, le migliori menti della mia generazione sono stati sconfitte così. Chi ha voluto scamparla, ha smesso con la politica: è andato all’estero a provare a fare ricerca, ha pensato che quell’educazione al conflitto potesse servirgli per la sua professione mettendo su chessò un’impresa sociale, ha cercato...

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