Lavoro

Una giornata indigesta nella company town della fibra killer

Una giornata indigesta nella company town della fibra killerL'ex Italcantieri di Monfalcone – Il messaggero Veneto

Reportage Nel processo che si è aperto per le morti di amianto a Monfalcone gli avvocati chiedono di spostarlo in un'altra città perché i giudici non sono sereni a causa della presenza delle vittime dei familiari. E negli stabilimenti il colore della pelle e la nazionalità assegnano un posto nella divisione del lavoro. In alto gli italiani, poi a seguire gli altri. Più in basso di tutti i bengalesi. Ma ognuno di loro è a rischio di tumore

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 17 luglio 2013
Monfalcone è sul mare ma il litorale se l’è mangiato il cantiere. Non ci arrivi a toccare le onde, ti tocca prendere l’auto e spostarti di qualche chilometro. Per vedere il mare devo salire sulla terrazza della sede dell’Anpi, che era un tempo il dopolavoro operaio dello stabilimento della Solvay. Ma anche da lì, gli occhi cadono prima su un supermercato e poi sulla ciminiera della centrale a carbone dell’Enel, infine sulle gru enormi della Fincantieri. Il mare è lontano, a Monfalcone, quanto la giustizia. Sembra a portata di mano, eppure c’è sempre qualche grande stabilimento a mettersi di mezzo....

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