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Una lettera dal virus

Cartelli di strada In giornate piene di nulla a casa, capita di riaprire scatole, cassetti, album e cose del genere che di norma trascuriamo. Gli oggetti che vi troviamo appaiono delle autentiche scoperte. […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 aprile 2020
In giornate piene di nulla a casa, capita di riaprire scatole, cassetti, album e cose del genere che di norma trascuriamo. Gli oggetti che vi troviamo appaiono delle autentiche scoperte. Oggetti di poco conto, conservati per valore affettivo, che fanno riemergere dal baratro dove lasciamo cadere i ricordi qualche frammento del passato. Talvolta si tratta di frammenti che nonostante giacciano proprio nel fondo di quel baratro, per quanto sono remoti, tornano a evocare persone, luoghi, avvenimenti. Che ci coinvolgevano un tempo, ci legavano, mentre oggi tuttalpiù ci strappano un riso indulgente. Una borsa di similpelle nera chiusa da una fibbia,...

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