Alias Domenica
Una maga nera per il tardoantico
La «Medea» di Draconzio a cura di Fabio Gasti per La Vita Felice Tradizione alta (Seneca) e scelte erudite: questo epillio del V secolo è un ottimale punto prospettico per rivisitare il mosaico del mito
Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, «Medea», inizi XVII secolo, Londra, collezione privata
La «Medea» di Draconzio a cura di Fabio Gasti per La Vita Felice Tradizione alta (Seneca) e scelte erudite: questo epillio del V secolo è un ottimale punto prospettico per rivisitare il mosaico del mito
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 luglio 2016
Una maga nera. Una ragazza terribile, capace di soggiogare gli dei, di governare il cielo e le stelle. Medea è in grado di far tremare lo stesso Giove. La sua voce, penetrante, decide della vita e della morte, guida il destino. Da sacerdotessa di Diana compie sacrifici umani. ‘Mormora’ formule, i carmina, che a nessuno è concesso conoscere e brucia erbe i cui stessi nomi devono restare segreti. Un personaggio che inquieta e spaventa, interroga e intriga. Cartagine, seconda metà del V secolo d.C. Tra gli allievi, romani e barbari insieme, della scuola del grammatico Feliciano, spicca un giovane, destinato...