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Una nuova casa senza deleghe in bianco
Verso il partito che non c’è con una carta d’identità nuova, non scritta sempre dagli stessi, per un processo costituente vero capace di fare i conti con il 2007 e con l’89
Verso il partito che non c’è con una carta d’identità nuova, non scritta sempre dagli stessi, per un processo costituente vero capace di fare i conti con il 2007 e con l’89
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 25 novembre 2022
Un congresso ordinario servirebbe a ben poco. Non basta posizionare le correnti in vista dei gazebo, della incoronazione del nuovo re o della nuova regina. Non solo non sarebbe sufficiente, ma tradirebbe anche un approccio sbagliato. Se tutto si risolvesse in questo, sarebbe saggio risparmiarsi da subito la fatica dell’attesa e fare altro. Occorrere invece prendere sul serio l’opportunità del processo costituente e impegnare i prossimi due mesi – mentre si fa opposizione, in Parlamento e nelle piazze – in una riflessione severa e sincera sui fondamentali. Il Manifesto dei valori del 2007, con cui nacque il Pd, non è...