Alias Domenica
Una parola mai sentita prima: polimaterico!
Il museo circolare di Gian Enzo Sperone: Enrico Prampolini «Incontro ravvicinato sul lago Ceresio a Lugano, in casa di una coppia di collezionisti ispirati: un quadro del pittore futurista. Da allora io, ex-avanguardista militante, ho pedinato uno che vero avanguardista era stato tutta la vita: colto, insolente, futurista sì, ma inclusivo di altre avanguardie»
Enrico Prampolini, "Continenti Cosmici", 1930, cm. 116 x 76, collezione Gian Enzo Sperone
Il museo circolare di Gian Enzo Sperone: Enrico Prampolini «Incontro ravvicinato sul lago Ceresio a Lugano, in casa di una coppia di collezionisti ispirati: un quadro del pittore futurista. Da allora io, ex-avanguardista militante, ho pedinato uno che vero avanguardista era stato tutta la vita: colto, insolente, futurista sì, ma inclusivo di altre avanguardie»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 20 agosto 2023
Prendendola un po’ alla lontana, cosi è cominciata la mia avventura con Enrico Prampolini. Si fa per dire, perché l’artista è morto nel 1956, ben prima che io entrassi in un modo o nell’altro nei labirinti dell’arte. Gli itinerari perigliosi che hanno accompagnato le vite degli artisti, non molto diversamente da quelle dei santi, mi hanno sempre attratto. Osservatore non impassibile e soprattutto non imparziale del travaglio altrui, su cui ho costruito una montagna di congetture, di mostre e di reputazione, posso solo testimoniare che alla lunga la smania di esplorare non fa necessariamente bene agli equilibri dello spirito. Dannarsi...