Cultura
Una pulsante curiosità verso la sorte del mondo
Mercè Rodoreda Sfumature magiche e oniriche per una struttura picaresca che racconta le storie di Adrià Guinart. Attraverso uno stile allusivo ed ellittico, il trauma del conflitto civile sullo sfondo di Barcellona
Mercè Rodoreda Sfumature magiche e oniriche per una struttura picaresca che racconta le storie di Adrià Guinart. Attraverso uno stile allusivo ed ellittico, il trauma del conflitto civile sullo sfondo di Barcellona
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 9 febbraio 2017
«Intorno alla gente del mio tempo c’è un’intensa circolazione di sangue e morti. Per colpa di questa grande circolazione di tragedia, nei miei romanzi, forse a volte involontariamente, la guerra, in qualche misura, c’è sempre», scrive Mercè Rodoreda – scomparsa nel 1983, e ancora oggi la figura più importante e illustre della letteratura catalana contemporanea – nel prologo a Quanta, quanta guerra…, romanzo oscuro e memorabile apparso per la prima volta in lingua originale nel 1980, e ora riproposto in italiano da La Nuova Frontiera (traduzione di Stefania Ciminelli, pp. 188, euro 16, 50). IL TRAUMA DELLA GUERRA, in effetti,...