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Mafia, una questione espulsa dal discorso politico
Legalità A chi interessano i morti di mafia, i cui nomi ancora qualche giorno fa Luigi Ciotti ha rievocato? E, soprattutto, alla politica di oggi interessa combattere seriamente le mafie? La parola mafia manca completamente dal lessico del discorso programmatico di Mario Draghi e - per la verità - è assente anche dai discorsi di tutti gli esponenti parlamentari
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Legalità A chi interessano i morti di mafia, i cui nomi ancora qualche giorno fa Luigi Ciotti ha rievocato? E, soprattutto, alla politica di oggi interessa combattere seriamente le mafie? La parola mafia manca completamente dal lessico del discorso programmatico di Mario Draghi e - per la verità - è assente anche dai discorsi di tutti gli esponenti parlamentari
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 23 marzo 2021Edizione 23.03.2021
«Pio La Torre, chi era costui? E Mattarella? E gli altri cento, quelli che un giornale progressista elencava ieri come anonimi e trascurabili “sindacalisti, politici locali, funzionari”, nessuno, insomma? E gli altri ancora, i morti quotidiani in Sicilia, a Napoli, dappertutto? Sempre nessuno». Così scriveva Luigi Pintor sul manifesto del 5 settembre 1982, all’indomani dell’eccidio di via Carini a Palermo, in cui persero la vita Carlo Alberto Dalla Chiesa ed Emanuela Setti Carraro. Mi sembrano parole atrocemente attuali, a 40 anni di distanza. A chi interessano i morti di mafia, i cui nomi ancora qualche giorno fa Luigi Ciotti ha rievocato?...