Alias

Una realtà irraggiungibile

Una realtà irraggiungibile

Distonie Il film di Moretti sembra giocarsi sulla problematica polarità che si apre fra la realtà e la sua rappresentazione. Lo spazio che il film prova ad attraversare è cioè quello che divide un cinema inteso come racconto della vita,

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 30 maggio 2015
«Bring me back to reality», urla John Turturro nei panni di un cialtronesco e tragico attore incapace di dire anche il poco che dovrebbe dire nel film che Margherita Buy (alter ego di Moretti) dirige all’interno di Mia Madre. Il film di Moretti sembra giocarsi su questa problematica polarità, quella che si apre fra la realtà e la sua rappresentazione. Lo spazio che il film prova ad attraversare è cioè quello che divide un cinema inteso come racconto della vita, che diventa giocoforza una sua riduzione retorica e patetica, e la realtà della vita, delle cose vissute, pensate e sentite....

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi