Italia
Una settimana lunga cento anni
Storie Malatesta lo aveva annunciato: «La rivoluzione è scoppiata!». La storia dei sette giorni del 1914 capaci di lasciare, nell’anconetano e nella Romagna, una traccia profonda nell’immaginario popolare: il proletariato sfiora la Rivoluzione Sociale
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Storie Malatesta lo aveva annunciato: «La rivoluzione è scoppiata!». La storia dei sette giorni del 1914 capaci di lasciare, nell’anconetano e nella Romagna, una traccia profonda nell’immaginario popolare: il proletariato sfiora la Rivoluzione Sociale
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 giugno 2014
Cent’anni fa il proletariato italiano è sconvolto dalle notizie che provengono da Ancona. Il 7 giugno 1914 i circoli repubblicani, anarchici e socialisti convocano, nell’anniversario dello Statuto Albertino, un grande comizio nazionale per l’abolizione delle Compagnie di Disciplina nell’Esercito, per esprimere solidarietà e vicinanza a tutte le vittime del militarismo e in particolare a due soldati anarchici, divenuti simboli delle persecuzioni militariste. Il muratore Augusto Masetti, nato a Sala Bolognese (Bo) il 12 aprile 1888, la mattina del 30 ottobre 1911, alla caserma Cialdini di Bologna, gridando «Abbasso la guerra! W l’anarchia!», spara al colonnello Stroppa che elogia la guerra...