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Una storia «formativa» che rimuove la complicità con l’Olocausto

Una storia «formativa» che rimuove la complicità con l’Olocausto

Il Comune di Roma e l'ingegner Stoelcker L'imprenditore italo-tedesco sarà al centro di un incontro educativo al Museo in Trastevere sull'architettura fra le due guerre. Ma sarebbe meglio ricordare il suo contributo allo sforzo bellico nazista e al sistema concentrazionario

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 febbraio 2020
Stoelcker e Speer L’incontro Architettura e ingegneria a Roma tra le due guerre nell’attività dell’imprenditore tedesco Rodolfo Stoelcker (4 marzo, Museo di Roma in Trastevere) è un evento inserito nel programma capitolino «Educare alle mostre, educare alla città», con il contributo di biblioteche, università, accademie e istituti storici. «Patrimonio Comune, Conoscere è Partecipare» è lo slogan di questa serie di eventi, con relativo attestato di formazione, ma se il conoscere è tarpato da omissioni, diviene mistificazione della storia e banalizzazione del reato più grave: complicità nell’Olocausto. Una pagina vergognosa per l’Italia e il suo sistema imprenditoriale fu, infatti, la partecipazione...

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