Cultura
Una storyteller vicina al soggetto
Intervista Un incontro con la reporter statunitense della Magnum Susan Meiselas al festival Fotografia Europea, in occasione della sua retrospettiva «Mediations» allestita presso Palazzo Magnani e visitabile fino al 9 giugno
New York City, 1976, Little Italy, «Dee and Lisa on Mott Street» © Susan Meiselas-Magnum Photos; a sinistra, Susan Meiselas a Reggio Emilia foto di Manuela De Leonardis
Intervista Un incontro con la reporter statunitense della Magnum Susan Meiselas al festival Fotografia Europea, in occasione della sua retrospettiva «Mediations» allestita presso Palazzo Magnani e visitabile fino al 9 giugno
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 5 maggio 2024
Manuela De LeonardisREGGIO EMILIA
La fotografia come visualizzazione di uno spazio in continua transizione tra presenza e assenza, per Susan Meiselas (Baltimora, Stati Uniti 1948, vive e lavora a New York) – autrice dell’iconica Molotov Man scattata a Estelí nel nord del Nicaragua il 16 luglio 1979 e diventata il simbolo della rivoluzione sandinista – implica anche rivelazione, mediazione riflessiva, memoria. A partire dal primo lavoro 44 Irving Street (1971), il suo lavoro viene ripercorso nella retrospettiva Mediations che, dopo varie tappe internazionali e la prima nel 2017 alla Fundació Antoni Tàpies di Barcellona, giunge nelle sale di Palazzo Magnani a Reggio Emilia nell’ambito...