Cultura
Una tecnoutopia che domina il mondo
Codici aperti L’ultima tecnoutopia che ha occupato la scena pubblica per oltre quarant'anni è quella che ha a che fare con la Rete: per Kevin Kelly è salvifica, come dice nel suo ultimo libro «L'inevitabile», uscito per Il Saggiatore. Ma dovrà fare i conti con alcuni dati discordanti dall'eden promesso
Lee Yongbaek, Pietà, 2011
Codici aperti L’ultima tecnoutopia che ha occupato la scena pubblica per oltre quarant'anni è quella che ha a che fare con la Rete: per Kevin Kelly è salvifica, come dice nel suo ultimo libro «L'inevitabile», uscito per Il Saggiatore. Ma dovrà fare i conti con alcuni dati discordanti dall'eden promesso
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 15 novembre 2017
Le utopie sono affascinanti, anche quando sono messe all’indice. Con la sua nota sagacia, lo scrittore britannico James Ballard ne ha parlato, riferendosi all’ecologismo, come l’inferno edificato in nome del paradiso, facendo il verso a un antico detto popolare sui buoni propositi trasformati nel loro opposto. E non se ne dovrebbe sentire la necessità dopo che, per decreto, è stato stabilito che l’umanità vive nel migliore dei mondi possibili, suscitando non pochi dubbi da chi quel mondo migliore non lo ha mai neppure intravisto. Ciononostante, la saggistica, nonché i media mainstream postulano il teorema che non ci può essere nessuna...