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Una vera «rivoluzione verde» per la nostra Costituzione

Una vera «rivoluzione verde» per la nostra CostituzionePaesaggio toscano – 2017 iacomino FRiMAGES/Shutterstock

Riforme Le modifiche sulla tutela ambientale agli articoli 9 e 41 approvate in senato sono troppo generiche e possono perfino imbrigliare la forza propulsiva della Carta

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 19 giugno 2021
Si vuole introdurre in Costituzione un’esplicita previsione di tutela ambientale. Ci si interroga però sulla reale forza innovatrice di una simile revisione. Sarebbe, infatti, un errore cambiare la Costituzione perché nulla cambi. La sfida riguarda allora il «modello di sviluppo»: detto in sintesi, passare da un’idea di sviluppo basato sul primato economico-finanziario, a quella di uno sviluppo ecosostenibile come priorità. Un vero e proprio cambiamento di paradigma. Per conseguire quest’obbiettivo non basta inscrivere in Costituzione un generico «diritto all’ambiente», è anche necessario affermare uno specifico dovere di rispettare l’ecosistema da parte di tutti i soggetti dell’ordinamento giuridico, siano essi pubblici...

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