Internazionale
Una zona-cuscinetto tra Israele e Siria grazie ai jihadisti anti-Damasco
Israele/Siria Il Washington Post scrive che il programma di aiuti israeliani ai "ribelli" siriani è finalizzato a creare una sorta "fascia di sicurezza" a protezione del Golan
Israele/Siria Il Washington Post scrive che il programma di aiuti israeliani ai "ribelli" siriani è finalizzato a creare una sorta "fascia di sicurezza" a protezione del Golan
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 13 settembre 2017
“Good Neighbors” (“Buoni vicini”). Si chiama così il programma avviato da Israele dopo l’inizio della guerra in Siria che garantisce assistenza ai jihadisti sunniti schierati contro Damasco e ai civili siriani attraverso le linee armistiziali tra i due paesi, nel Golan occupato. Tuttavia nel corso degli anni questo programma in apparenza solo umanitario – Israele sostiene di aver fornito sino ad oggi assistenza medica a circa 3 mila siriani nel Golan e di aver curato nei suoi ospedali centinaia di bambini feriti o ammalati – è andato ben oltre i rapporti di “buon vicinato” tanto che ora prevede anche l’invio...