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Un’altra farsa italiana. Quale reddito minimo? È solo una social card
Siamo nel mezzo dell’ennesima commedia degli equivoci tipicamente italiana. Peccato che a farne le spese sia quel quarto di popolazione in sofferenza economica e sociale. Tutto inizia con una dichiarazione. […]
Siamo nel mezzo dell’ennesima commedia degli equivoci tipicamente italiana. Peccato che a farne le spese sia quel quarto di popolazione in sofferenza economica e sociale. Tutto inizia con una dichiarazione. […]
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 28 novembre 2013
Siamo nel mezzo dell’ennesima commedia degli equivoci tipicamente italiana. Peccato che a farne le spese sia quel quarto di popolazione in sofferenza economica e sociale. Tutto inizia con una dichiarazione. «Negli emendamenti riformulati dai relatori vi è un importante intervento, seppur sperimentale, per il contrasto alla povertà: l’introduzione di un reddito minimo di inserimento che avvia un percorso in alcune grande aree metropolitane». Queste le parole inspiegabilmente festanti utilizzate dal Vice-ministro Fassina per presentare uno strumento che nulla ha a che fare con il reddito minimo garantito (Rmg), con il quale è stato confuso sia dallo stesso Viceministro che da...