Cultura

Un’architettura a misura di società

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Saggi «L’inventore della costituzione. Jeremy Bentham e il governo della società » di Paola Rudan per il Mulino. L’opera di Jeremy Bentham prova a sciogliere il nodo politico della modernità, cioè quelle parzialità, come la povertà, che con le loro richieste di eguaglianza deragliano dall’ordine «naturale» del mercato

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 aprile 2014
Di fronte ai tentativi di riforma che hanno la pretesa di rendere i tempi istituzionali coerenti con le accelerazioni imposte dal mercato globale, la costituzione torna a essere considerato un baluardo in difesa della società. Assume cioè i caratteri di un testo sacro che, idealizzando il passato democratico del welfare state, consente di immaginare un altro futuro, mentre opera quale strumento profano di organizzazioni politiche e procedure finanziarie sovranazionali, come mostra l’introduzione del pareggio di bilancio. Paradosso che segnala la debolezza di ricostruire attorno al testo costituzionale un vocabolario politico rivolto a una nuova costituzione materiale del lavoro, della solidarietà...

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