Cultura
Undici buste da leggenda
Casi letterari Il «Diario postumo» di Eugenio Montale, oggi in tutte le biblioteche del mondo, potrebbe essere un falso. Lo disse per primo Dante Isella ma venne criticato aspramente. Oggi un libro di Federico Condello e un convegno di studiosi tornano a interrogarsi su quegli scritti
Eugenio Montale
Casi letterari Il «Diario postumo» di Eugenio Montale, oggi in tutte le biblioteche del mondo, potrebbe essere un falso. Lo disse per primo Dante Isella ma venne criticato aspramente. Oggi un libro di Federico Condello e un convegno di studiosi tornano a interrogarsi su quegli scritti
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 8 novembre 2014
Chi si ricorda del Diario postumo, la presunta «ottava raccolta poetica» di Eugenio Montale? Era il 1996 quando la Mondadori diede alle stampe in forma completa le sorprendenti poesie che Montale avrebbe donato, fra il 1969 e il 1979, all’amica Annalisa Cima, presto nota come l’«ultima Musa» del poeta ligure. In tutto 84 testi che Montale – così si raccontò – aveva chiuso in undici buste, con la consegna di aprirne una all’anno a partire dal 1986. Insieme alle poesie, ben 24 testamenti olografi (l’ultimo dei quali proclama la Cima erede universale del poeta), e poi traduzioni inedite, prose, disegni....