Cultura
Un’ecologia politica che mette in discussione il capitalismo
Scaffale «La natura è un campo di battaglia» di Razmig Keucheyan per Ombre corte. L'analisi del sociologo francese si snoda lungo tre grandi direttive: il razzismo ambientale, la finaziarizzazione della natura e la militarizzazione dell’ecologia
Una foto di Meryl McMaster
Scaffale «La natura è un campo di battaglia» di Razmig Keucheyan per Ombre corte. L'analisi del sociologo francese si snoda lungo tre grandi direttive: il razzismo ambientale, la finaziarizzazione della natura e la militarizzazione dell’ecologia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 marzo 2019
Ormai è impossibile negarlo: siamo immersi in una crisi ecologica di proporzioni inaudite. Ciò che invece è ancora poco compreso – anche dalla stragrande maggioranza, più bianca che verde, dei movimenti ambientalisti – è che sull’orlo del baratro non ci ha portato quell’universale astratto che risponde al nome di «umanità», ma quell’universale concreto che si chiama capitalismo. QUESTA È LA TESI che innerva La natura è un campo di battaglia di Razmig Keucheyan appena tradotto per i tipi di Ombre corte (pp. 168, euro 15). La natura, infatti, «non sfugge ai rapporti di forza sociali», anzi «è la più politica...