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Un’estetica antagonista

Un’estetica antagonistaSuperflex "Free Beer"

Mostre Al Castello di Rivoli trent'anni di disobbedienza, un archivio del dissenso

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 27 aprile 2013
Disobbedire non significa semplicemente destituire, negare qualcosa. Disobbedire è all’opposto un’azione innovativa, sperimentale, fondativa. Affrancarsi da una rappresentazione o da un ordinamento richiede un alto grado di affermatività alternativa, di progettualità antagonista, di nuova produzione di soggettività. Dalle proteste di Seattle anti-Wto a quelle attuali del movimento Occupy, dall’insurrezione zapatista a quella araba, un’identica tensione trasformativa del mondo (globale, caotica, plurale) non ha mai cessato di agire. Un nuovo orizzonte comune, trasversale a centro e periferie, si è aperto e continua sempre più ad aprirsi. Esperimenti di «esproprio» Al declino irreversibile del modello politico fondato sulla rappresentanza e alla nuova...

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