Cultura
Ungaretti, l’universo interdetto e carnale di un poeta
GIUSEPPE UNGARETTI Dal 1937 al 1942 visse in Brasile, definita «patria umana» e molto amata. Anticipiamo l’intervento che oggi verrà discusso nell’ambito del convegno romano «Nati altrove»
Giuseppe Ungaretti a Milano in piazza del Duomo (foto di Romano Siciliani)
GIUSEPPE UNGARETTI Dal 1937 al 1942 visse in Brasile, definita «patria umana» e molto amata. Anticipiamo l’intervento che oggi verrà discusso nell’ambito del convegno romano «Nati altrove»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 febbraio 2019
La storia della permanenza di Ungaretti in Brasile è ben nota agli studiosi della sua opera: invitato, nel 1936, a Buenos Aires per partecipare a un congresso del Pen Club, fa tappa a San Paolo dove tiene delle conferenze presso la locale Università, fondata appena due anni prima. Gli viene offerto, dal Rettore di quell’Ateneo, di ricoprire la cattedra di lingua e letteratura italiana ed egli, anche per le difficoltà economiche che stava attraversando in quel periodo, accetta l’incarico, trasferendosi nel 1937 a San Paolo con la moglie Jeanne e i figli Ninon e Antonietto. La nave Neptunia, in cui...