Europa
Ungheria, la Corte costituzionale blocca la “legge schiavitù”: va riscritta
Budapest I giudici accolgono alcuni punti del ricorso dei sindacati, il provvedimento voluto da Orbán per compiacere le imprese è in parte incostituzionale
Una manifestazione a Budapest del gennaio 2019 contro la “legge schiavitù” – Ap
Budapest I giudici accolgono alcuni punti del ricorso dei sindacati, il provvedimento voluto da Orbán per compiacere le imprese è in parte incostituzionale
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 maggio 2021
In Ungheria gli oppositori l’hanno ribattezzata “legge schiavitù”. Era stata concepita per aumentare a 400 ore annuali il tetto degli straordinari consentendo ritardi, anche di tre anni, nei pagamenti. Ora la Corte costituzionale l’ha dichiarata in parte incostituzionale e ha obbligato il governo ad abrogarla entro luglio. Ma ricostruiamo la vicenda: l’esecutivo di Viktor Orbán l’aveva voluta a tutti i costi e la sua approvazione in Parlamento, nel 2018, era avvenuta al termine di una seduta turbolenta: quel giorno i deputati dell’opposizione fecero ostruzionismo in aula mentre migliaia di ungheresi si trovavano in piazza per protestare contro questa disposizione. Le...