Un’immagine che brucia ancora
ANNIVERSARI Incontro con Nick Út e Kim Phuc, per il cinquantenario della foto della «Napalm girl», in mostra a Spazio IsolaSet. Lei ha dedicato la vita alla ricostruzione di se stessa e della pace, come sopravvissuta alle atrocità. Lo scatto, pubblicato sulle prime pagine di tutte le testate del mondo, fu considerato un fake da Nixon. «L’aereo stava sopra di me, così veloce e vicino che ero paralizzata. Non riuscivo a correre. Ho girato la testa e ho visto sganciare quattro bombe nere che non sono esplose con il solito fragore. Ho scelto di benedire e non di maledire le persone che mi hanno fatto così del male, quel liquido nero dell’oscurità andava prima o poi squarciato»
ANNIVERSARI Incontro con Nick Út e Kim Phuc, per il cinquantenario della foto della «Napalm girl», in mostra a Spazio IsolaSet. Lei ha dedicato la vita alla ricostruzione di se stessa e della pace, come sopravvissuta alle atrocità. Lo scatto, pubblicato sulle prime pagine di tutte le testate del mondo, fu considerato un fake da Nixon. «L’aereo stava sopra di me, così veloce e vicino che ero paralizzata. Non riuscivo a correre. Ho girato la testa e ho visto sganciare quattro bombe nere che non sono esplose con il solito fragore. Ho scelto di benedire e non di maledire le persone che mi hanno fatto così del male, quel liquido nero dell’oscurità andava prima o poi squarciato»