Cultura
Un’indagine tra giallo e storia sull’origine dei Pitòti della Valcamonica
NARRAZIONI «Una breve estate lontano dalla polvere», di Tita Prestini, edito da Barta
Calco in gesso di un'incisione rupestre rappresentante un cervo della Valcamonica / wikicommons
NARRAZIONI «Una breve estate lontano dalla polvere», di Tita Prestini, edito da Barta
Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 marzo 2023
Oggi le incisioni rupestri della Valcamonica, in provincia di Brescia, fanno parte del Patrimonio Unesco dell’Umanità. Risalgono all’Epipaleolitico, le più antiche ad almeno ottomila anni prima di Cristo. Circa duemila le rocce scolpite sparse in più di 180 località, divenute meta turistica ogni anno di decine di migliaia di visitatori, con più parchi attrezzati per accoglierli. Le incisioni sono chiamate Pitòti, nei dialetti del luogo: pupazzi, ometti, burattini, raffiguranti scene di culto, di caccia, di guerra, di vita quotidiana. Segni rituali di devozione nei confronti delle divinità, appartenenti ad antichissime popolazioni alle origini della cosiddetta civiltà camuna. Queste tracce sono...